Domanda n. 24 – Quali sono i criteri di non idoneità alla donazione? 

Il sangue di cordone ombelicale viene donato in base a criteri di idoneità molto restrittivi per evitare la trasmissione di eventuali malattie al ricevente, generalmente di tipo genetico e/o infettivologico; il personale medico e ostetrico Vi aiuterà a valutare la Vostra idoneità mediante un colloquio assolutamente riservato per valutare eventuali condizioni patologiche e/o comportamentali di non idoneità. Altre condizioni incluse nell’ elenco sottostante precludono la donazione per motivi di ordine organizzativo e /o sanitario, generalmente a tutela della madre e del neonato. 

Condizioni che precludono la donazione: 

Parentela tra i genitori del neonato: cugini di primo grado e/o consanguineità dei nonni naturali del bambino (non escludere se la famiglia è interamente nota e vi è assenza di qualunque patologia genetica, ereditaria, immunologica o ricorrenza della stessa neoplasia); 

non essere in grado di fornire informazioni sullo stato di salute della famiglia di origine di entrambi i genitori; 

malattie genetiche, autoimmuni o immunologiche a carico dei genitori e/o della famiglia, che possono interessare anche il nascituro; 

gravi patologie materne e paterne (neoplasie, malattie ematologiche e del sistema immunitario, gravi malattie d’organo o sistema); 

condizioni/comportamenti a rischio a carico della coppia donatrice: 

- assunzione di sostanze stupefacenti (droghe maggiori), alcoolismo (madre) 

- rapporti sessuali con persone sconosciute o a rischio, 

- epatite, 

- malattie veneree, 

- positività per i test della sifilide, dell’AIDS e dell’epatite B e C,  

- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse in questo elenco, 

- soggiorno per più di 6 mesi cumulativi nel Regno Unito dal 1980 al 1996, 

- trasfusioni di sangue ricevute nel Regno Unito dopo il 1980, 

- utilizzo di estratti ipofisari da cadavere, ormoni della crescita, 

- esposizione a sostanze tossiche e metalli pesanti (piombo, cianuro, mercurio, oro pesticidi, etc.), 

- trapianto di cornea o dura madre. 

criteri maggiori ostetrico–neonatali: 

- gestazione inferiore a 37 settimane, 

- rotture delle membrane superiore alle 12 ore, 

-  parto vaginale operativo/distocico, nel caso in cui l’impegno assistenziale verso la madre e/o il bambino rendano impossibile effettuare il prelievo, 

- parto cesareo d’urgenza, 

- secondamento durante la raccolta, 

- febbre della gestante superiore a 38°C nelle 48 ore precedenti al parto, 

- Indice di Apgar inferiore a 7 a un minuto e/o a 5 minuti, 

- malformazioni fetali e/o della placenta, 

- distress fetale, 

- peso inferiore a 2,5 Kg (curva di crescita < 5° centile), 

- liquido amniotico francamente tinto (M3), 

-   diabete gestazionale se associato a complicanze; non escludere se la madre è ben compensata con la dieta o trattamento insulinico correlato e non ci sono complicanze, 

- ipertensione gestazionale in terapia, preclampsia/eclampsia, 

- colestasi intraepatica gravidica, 

-  immunoprofilassi anti-D eseguita nelle 16 settimane precedenti il parto (si ammette alla donazione previa esecuzione dei test sierologici e molecolari per HBV, HCV, HIV alla nascita e controllo della sierologia a 6 mesi). 

Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) eterologa, se non in grado di fornire documentazione relativa alla storia clinica del genitore biologico. 

Maternità surrogata, se non in grado di fornire documentazione relativa alla storia clinica dei genitori biologici. 

Altro: poliabortività, gravi infezioni materne durante la gravidanza/infezioni connatali (Rosolia, Parotite, Toxoplasmosi, Mononucleosi infettiva, CMV, M. Di Lyme). 

Presenza di vescicole in forma attiva sia di Herpes Virus di tipo I e II. 

Presenza di criteri di esclusione valutati nel raccordo anamnestico della Cartella Ostetrico-Neonatale al momento del ricovero (febbre nelle ultime 48 ore, presenza malattie infettive o esantematiche, esecuzione di cure odontoiatriche, igiene orale nelle ultime 48 ore, sindrome influenzale negli ultimi 15 giorni, soggiorno anche per una sola notte in Paesi a rischio negli ultimi 28 giorni); 

altre condizioni e/o comportamenti a rischio che costituiscono criteri di esclusione temporali (es: 

trasfusioni, trapianti, esami endoscopici, interventi chirurgici, tatuaggi, agopuntura, vaccinazioni).