Domanda n. 9- Perché è necessaria la compatibilità HLA nel trapianto? 

La compatibilità è un fattore critico per la riuscita dei trapianti. Ogni cellula del nostro corpo ha un set specializzato di antigeni che determinano la compatibilità dell’organo/tessuto/cellule donati con l’eventuale destinatario del trapianto. Prima di eseguire un trapianto, è necessario accertare che donatore e ricevente siano HLA-compatibili, mediante un procedimento detto tipizzazione tissutale. Se il tessuto trapiantato in un soggetto non è HLA compatibile (ossia le cellule che lo compongono non hanno gli stessi antigeni HLA del ricevente), il trapianto viene riconosciuto come estraneo e rigettato. Nel trapianto emopoietico, in cui il sistema immunitario del paziente viene completamente distrutto da alte dosi di chemioradioterapia, nel caso di incompatibilità HLA, anche minore, si verifica una condizione patologica opposta chiamata “trapianto contro l’ospite” dovuta all’aggressione dei leucociti del donatore nei confronti dei tessuti dell’ospite.